In Piazza S. Pietro per incontrare Papa Francesco

| Lunedì, 28 Novembre 2016 |
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In Piazza S. Pietro per incontrare Papa Francesco

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Trinità e liberazione parla di noi... 

Un’esperienza unica, un’emozione indescrivibile.

Vedere da vicino Papa Francesco, sentirsi abbracciati dalle sue parole, santificati dalla sua benedizione.
È successo mercoledì 26 ottobre 2016, in occasione dell’udienza generale papale tenutasi nella celeberrima piazza San Pietro, nell’Anno Giubilare della Misericordia.
Due bus, pieni di ragazzi del Centro di Riabilitazione “A. Quarto di Palo” dei Padri Trinitari di Andria, dei loro familiari e degli operatori del Centro, si sono diretti, per la prima volta e con enorme entusiasmo, verso la capitale, muniti di striscioni, di fede e di speranza.
Un viaggio fortemente voluto dal nuovo Rettore del Centro, Padre Francesco Prontera.
“Coinvolgere i ragazzi, le loro famiglie e gli stessi operatori del Centro, in un progetto di catechesi più ampio, che possa offrire a tutti occasioni di preghiera e riflessione sul difficile tema della disabilità e della misericordia”, ha commentato il Rettore, “intraprendendo un percorso multidisciplinare comune, finalizzato a tessere una rete di servizi, che accanto all’assistenza prettamente socio – sanitaria e nell’ambito degli stessi progetti riabilitavi, garantisca un sostegno spirituale e momenti di aggregazione e di condivisione”.
Nel corso dell’udienza generale, Papa Francesco si è soffermato sulle parole del Vangelo “Ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito (Mt 25,35-36)”, pronunciandosi chiaramente e senza mezzi termini contro i muri, l’egoismo e le barriere che non fanno altro che alimentare e favorire le distanze, “i traffici criminali”.
La misericordia di Dio si manifesta anche nell’accoglienza dei migranti, dei più deboli e bisognosi.
Riconoscere il volto del Signore Gesù in quello delle tante persone che chiedono aiuto senza cadere “nella trappola di rinchiuderci in noi stessi, indifferenti alle necessità dei fratelli e preoccupati solo dei nostri interessi. È proprio nella misura in cui ci apriamo agli altri che la vita diventa feconda, le società riacquistano la pace e le persone recuperano la loro piena dignità”, ha esortato il Sommo Pontefice, invitando tutti alla Solidarietà “l’unica via di soluzione”.
Un messaggio in linea con la stessa missione trinitaria e con l’opera dello stesso centro di riabilitazione andriese, che da sempre percorre la strada degli ultimi, di coloro che sono nella sofferenza e della malattia, col precipuo fine di assicurare a chiunque la cura dovuta nel rispetto dell'uguale dignità di ciascuno.
Non sono mancati i saluti a tutti i malati presenti. Papa Francesco ha raccomandato la preghiera del Rosario: “Amate questa preghiera, cari ammalati, perché essa porta con sé la consolazione per la mente ed il cuore”.

di Maximilian Bevilacqua

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