Fra Venosa e Bernalda passando per Castel del Monte
tratto da http://www.esp.puglia.it/il-viaggio-dei-ragazzi-a-cavallo/
250 chilometri percorsi a cavallo in una settimana. Un viaggio da Venosa a Bernalda suddiviso in 12 tappe tra cui città come Gravina, Cassano Murge, Santeramo, Matera, oltre al Castel del Monte, dove la carovana è arrivata ieri sera. Sono numeri che ci parlano di una piccola impresa, soprattutto se si tiene conto che i viaggiatori sono tutti ragazzi diversamente abili.
Giunto quest’anno all’8° edizione, il progetto voluto dai Padri Trinitari di Basilicata, vede coinvolti ragazzi che hanno trovato nell’ippoterapia una forma di equilibrio e autoaffermazione. Per la prima volta la “passeggiata” è passata da Andria, grazie all’impegno di Padre Francesco Prontera, neodirettore del centro “Quarto di Palo”. ”Quando si cammina insieme si cresce meglio” ha spiegato il religioso nel suo intervento, “i ragazzi hanno dimostrato con il loro coraggio che ogni barriera può essere abbattuta”.
Gli ha fatto eco Padre Cipolloni, direttore della casa dei Padri Trinitari di Venosa, definendo i viaggiatori “ragazzi coraggio”. Non a caso per l’intero progetto è stata scelta come madrina ideale la dea greca Nike, dea della Vittoria, proprio a sottolineare le vittorie quotidiane che questi giovani hanno bisogno di conseguire per condurre una vita deprivata di alcunché.
Diverse le autorità e gli amministratori intervenuti durante la serata. Fra questi il consigliere regionale Sabino Zinni, in rappresentanza della Regione Puglia. Dopo essersi complimentato per le importanti opere gestite dalla famiglia dei Padri Trinitari fra Puglia e Basilicata, Zinni, riprendendo le parole di padre Francesco ha spiegato che “camminare insieme è una fatica”. “Rendere armonici i passi così da non lasciare indietro nessuno è la cosa più difficile. Essendoci riusciti i ragazzi con i propri cavalli, essi devono essere da esempio a tutta la comunità, anche quella politica”. “Al Louvre c’è una statua della Nike senza testa”, ha continuato il consigliere, “la coincidenza può essere vista simbolicamente: ognuno può immaginare di mettere la propria al posto di quella della dea, come a dire che la vittoria è alla portata di tutti”.
Alle ore 09:00 di questa mattina la carovana è ripartita. Oggi aspetta ai ragazzi la tappa più lunga, 7 ore di cavalcata, fino ad Irsina. Un percorso difficoltoso e accidentato, a volte ripido e sferzato dal caldo. Un percorso che passo dopo passo, ostacolo dopo ostacolo, percorreranno tutto, come da sempre fanno.